CONSAPEVOLEZZA
Si tratta dell'elemento centrale di tutto il nostro intervento. È il fulcro di ogni reale trasformazione e crescita, che genera salute, benessere e miglioramento della qualità di vita, anche nei suoi aspetti relazionali.
La Consapevolezza si può sviluppare e si apprende mediante la deliberata intenzione a rivolgere l'attenzione verso ciò che avviene in noi nell'attimo presente, momento per momento, con gentilezza e senza giudizio. In ogni essere umano vi è la possibilità di essere e vivere sempre nella consapevolezza a condizione che si coltivi il momento presente.
Coltiviamo la mindfulness che si concretizza nell'attenzione al guardare profondamente dentro di sé con uno spirito di ricerca, sempre rinnovato, sempre aperto ad accogliere ciò che emerge, da questa esplorazione, senza giudizio. Si coltiva nell'esperienza diretta e ha effetti liberatori rispetto alla sofferenza e all'illusorietà.
La Consapevolezza si nutre dell'essere, nel rallentare il ritmo, nel giacere in attesa paziente nella calma e nell'immobilità, per entrare in nuovi spazi da cui osservare schemi e reattività, cogliendo la sostanziale interconnessione di tutto ciò che abita e vive dentro e fuori di noi. Cresce nella paziente osservazione e non nel controllo, nell'accettazione incondizionata e non nel rifiuto.
La Consapevolezza si può sviluppare e si apprende mediante la deliberata intenzione a rivolgere l'attenzione verso ciò che avviene in noi nell'attimo presente, momento per momento, con gentilezza e senza giudizio. In ogni essere umano vi è la possibilità di essere e vivere sempre nella consapevolezza a condizione che si coltivi il momento presente.
Coltiviamo la mindfulness che si concretizza nell'attenzione al guardare profondamente dentro di sé con uno spirito di ricerca, sempre rinnovato, sempre aperto ad accogliere ciò che emerge, da questa esplorazione, senza giudizio. Si coltiva nell'esperienza diretta e ha effetti liberatori rispetto alla sofferenza e all'illusorietà.
La Consapevolezza si nutre dell'essere, nel rallentare il ritmo, nel giacere in attesa paziente nella calma e nell'immobilità, per entrare in nuovi spazi da cui osservare schemi e reattività, cogliendo la sostanziale interconnessione di tutto ciò che abita e vive dentro e fuori di noi. Cresce nella paziente osservazione e non nel controllo, nell'accettazione incondizionata e non nel rifiuto.