FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE

Fondazione Rebecca è il frutto di un’attenta integrazione professionale maturata in oltre un ventennio di plurime attività in diversi settori.
Percorsi integrati hanno permesso di formulare un complesso programma statutario.

Intendiamo manifestarci in modo attento e riflessivo rispetto ai temi della vita di relazione intrapersonale ed interpersonale, dell’educazione integrale, della salute, della protezione giuridica e dell’autonomia, della libertà di ogni essere umano, qualunque sia la propria condizione e provenienza, nel rispetto dei bisogni e delle aspirazioni, del contesto di vita e delle scelte fondamentali per condurre questa esistenza in modo dignitoso e capace di superare sofferenza ed ignoranza.

Crediamo che aver lavorato per portare conoscenza ed un nuovo modo di guardare all’uomo che esprime le fragilità, possa oggi permetterci di sviluppare altre riflessioni che saranno sicuramente di ausilio alla collettività tutta.

Qualsiasi essere umano esprime fragilità. Nessuno di noi ne è esente. Se la fragilità ci abita, ognuno di noi è chiamato ad occuparsene responsabilmente, offrendo a sé e all’altro le possibilità di farlo anche attraverso un processo di autoconsapevolezza e di sollecitudine empatica.

Studio, nuovi percorsi, nuovi incontri hanno ulteriormente cambiato la nostra vita, e abbiamo maturato l’idea di promuovere e sostenere la costituzione della Fondazione Rebecca, fondazione di partecipazione.

Se Rebecca ha portato nella nostra vita l’apertura verso un’interiorità più autentica, non ha trascurato di aprirci ai temi relazionali e al tema della sofferenza relazionale, aspetto della sofferenza che riguarda tutta l’umanità.

Tutti cerchiamo relazioni felici, serene, costruttive, appaganti che ci permettano di crescere, possiamo però constatare come proprio nella relazione si annidino e si generino molte delle nostre sofferenze umane.

Rebecca ci è stata maestra, non solo con la Sua breve vita su questa terra, ma soprattutto per quello che è in sé, per il Suo livello di cui ci ha fatto dono e continua a farci dono ogni giorno.

Grazie a Lei il mondo della relazione si aperto ai nostri occhi, ci ha permesso l’accesso alla dimensione della consapevolezza, avviando i percorsi di mindfulness ed accedendo al Dharma e al Cristianesimo delle origini, al Sufismo e all’Islam, all’Induismo.

Il nome Rebecca, in ebraico “colei che getta la rete per unire i fratelli”, rappresenta bene il programma e le finalità della Fondazione, e ogni singola lettera che compone il nome ne è ulteriore sviluppo.

7 lettere per 7 ambiti di sviluppo:

R – Relazione
E – Emozione
B – Bellezza
E – Empatia
C – Comunicazione
C – Consapevolezza
A – Amore

Le 7 lettere che compongono il nome Rebecca rappresentano i punti cardine del nostro programma, che guarda in modo specifico alla vita di relazione, all’acquisizione di competenze, allo sviluppo di talenti, al superamento della sofferenza e delle problematicità esistenziali, proponendo interventi a sostegno della crescita personale, delle famiglie e delle organizzazioni.

Counseling e psicologia olistica hanno rappresentato una chiara svolta nella nostra esistenza. Con il sostegno indiscusso dei nostri figli e di coloro che hanno creduto in noi, siamo giunti alla costituzione della Fondazione Rebecca, dove faremo confluire le nostre plurime competenze.

Diversi i settori in cui si esprime la Fondazione:

1) Educazione dell’infanzia: nido, scuola materna ed elementare, con il chiaro obiettivo di contrastare la povertà educativa permettendo l’acquisizione di competenze relazionali nuove, con l’ausilio del Modello Co.R.Em., su cui ci siamo formati presso l’Università di Siena e presso la Fondazione Holiversity, attingendo alla mindfulness e alla centralità della consapevolezza nei processi educativi.

2) Genitorialità e vita di coppia consapevoli, settore diretto a creare competenze e abilità educativo-relazionali essenziali a migliorare le proprie condizioni di vita, facilitando processi di crescita della propria umanità e ricercando il senso della propria esistenza.

3) Adolescenza quale porta esistenziale essenziale per ribaltare condizionamenti e schemi che generano sofferenza, curando l’impulso alla libertà e verso la vita autentica che i ragazzi sentono palpitare in loro.

4) Intervento rivolto a favore delle famiglie e alle persone con ridotte autonomie, ricomprendendo nella Fondazione tutte le competenze che la legge 112/2016 richiama per la realizzazione dei progetti di vita, per noi progetti di autonomia e di conservazione dei propri spazi esistenziali senza indebite ingerenze.
Proponiamo un diritto rispettoso della centralità dell’essere umano e delle proprie scelte fondamentali, dove conciliare protezione e libertà. Il supporto è diretto alle famiglie sul “durante noi” e “dopo di noi”.
Tutela, curatela ed amministrazione di sostegno, trust, affidamenti fiduciari, direttive anticipate, designazione del tutore e dell’amministratore di sostegno, sono tutti strumenti su cui diamo informazioni, pubblichiamo e formiamo.

5) Competenze relazionali, empatia matura, intelligenza emotiva, consapevolezza, sono settori di studio e formazione rivolta a tutte le fasce di età e ai contesti organizzativi, per ridurre stati di stress e migliorare il benessere personale e quello dei contesti nelle diverse forme di aggregazione: imprese, enti pubblici e privati.

6) Supporto e prevenzione ai nuclei madre/bambino e sostegno e tutela del mondo delle donne e dei valori di cui sono portatrici.

7) Tutela della salute e dell’integrità dell’essere umano, migliorando le competenze relazionali e confermando la nostra attenzione ai processi salutogenetici in chiave olistico-sistemica.

Consiglio di amministrazione:

Deborah Nicoloso, Presidente
Maria Teresa Bellotti, Vice Presidente
Giuseppe Reale, Condirettore
Marcello Oliviero, Condirettore